Il naso ha l’importante funzione di filtrare l’aria che respiriamo, proteggendoci dai virus e dai batteri. Nei più piccoli le fosse nasali sono ovviamente di dimensioni ridotte e si ostruiscono più facilmente; tra l’altro nei primi mesi di vita è l’unico organo che utilizzano per respirare e fino ai 3 anni non sono in grado di soffiarsi il naso da soli. É quindi indispensabile che la sua pulizia rientri nella routine dell’igiene quotidiana per aiutarli a respirare meglio, dormire serenamente e prevenire eventuali allergie e infiammazioni, come sinusite od otite. Per farlo bisognerà eseguire due operazioni: il lavaggio nasale e l’aspirazione del muco. Il lavaggio nasale può essere effettuato utilizzando una comune soluzione fisiologica (acqua e sodio cloruro) o acqua di mare ricca di sali minerali e oligoelementi, contenuti in flaconi monodose o contenitori più grandi. Per effettuarlo, consigliamo di stendere il neonato sul fasciatoio con il capo ruotato di lato e avendo cura che la testa sia più bassa rispetto alle spalle mentre se il bambino è più grande può anche stare in piedi o seduto, sempre con la testa ruotata e più bassa rispetto alle spalle. A questo punto inserite delicatamente la punta del flacone nella narice e spruzzate il liquido. Se l’operazione è stato eseguita correttamente uscirà dalla narice opposta. Bisognerà effettuarla normalmente due volte al giorno, più volte in caso di raffreddore o naso chiuso. L’aspirazione del muco va praticata nel caso in cui il bimbo sia troppo piccolo e non sia in grado di soffiarsi da solo il nasino. Si possono usare gli appositi aspiratori o le pompette che ne consentono un’aspirazione meccanica. Nel caso in cui il piccolo sia raffreddato, e solo sotto prescrizione medica, si possono applicare le gocce decongestionanti.


È importante tenere a mente che il naso chiuso può diventare fonte di infezioni dell’orecchio interno, per questo consigliamo di non trascurare l’igiene di naso e orecchie.